Lo sapevi che…
Ogni giorno scopriamo nuove app, nuove funzioni di tendenza, nuovi aggiornamenti che ci mostrano come le piattaforme social si stiano avviando verso un processo di rinnovamento inarrestabile.
Vediamo quali sono le ultime novità in casa Instagram.
1. I cuoricini non saranno più visibili
Secondo il team di IG, ad oggi viene dato maggior rilievo al numero di cuoricini che compare sotto a un post, creando un effetto a catena che ci spingerebbe a regalare mi piace sulla base del numero dei likes e non della qualità del contenuto. Ciò che ha spinto la piattaforma a valutare questo cambiamento è un ritorno alle origini: Instagram era nato con l’idea di creare un luogo in cui esprimere sé stessi in piena libertà, ponendo l’attenzione sui contenuti pubblicati e non su quanti like avrebbero potuto ricevere.
Se anche tu aprendo l’app ti sei trovato di fronte un avviso che diceva Test di una modifica sul modo in cui vedi i “Mi piace” ti comunichiamo che sei parte dell’esperimento!
2. Scegliere gli hashtag giusti è una strategia
L’uso degli hashtag, come sappiamo, si è via via affermato sul resto delle piattaforme social e in particolare su Instagram. Questo proprio perché, consentendo di contrassegnare facilmente i contenuti, gli utenti sono in grado di sfruttarli per suscitare una reazione emotiva immediata tra gli igers.
A differenza delle altre modalità di tagging, che potremmo tradurre come “identificazione per parole chiave”, gli hashtag trovano collocazione all’interno del post stesso, ma spesso vengono utilizzati in modo errato in vista della falsa credenza che generino un immediato incremento di follower e di engagement.
Ecco alcuni consigli per utilizzarli al meglio:
- Assicurati che siano rilevanti per il tema: la coerenza con il post è fondamentale per attirare il pubblico a cui ti rivolgi. Serve quindi una caption (didascalia) efficace che contenga hashtag pertinenti, formati dalle parole chiave utilizzate dagli utenti quando effettuano una ricerca.
- Crea il giusto mix: se da una parte gli hashtag più popolari e ricercati garantiscono un grande raggio di visibilità, dall’altra comportano il rischio che il post si perda nella massa. Se vuoi distinguerti sfrutta anche hashtag meno usati ma particolarmente pertinenti con il post, meglio ancora se creati da zero.
- Less is more: è vero, non esiste una regola per definire quanti hashtag devono essere utilizzati per ogni post, ma anche se il limite massimo imposto da Instagram è di 30 hashtag, è importante non abusarne. Il rischio è quello di appesantire il contenuto tanto da renderlo penalizzabile da Instagram stesso.
3. L’Engagement Rate conta più del numero di Follower
Fino a poco tempo fa, la variabile che spingeva le aziende a scegliere se orientarsi verso l’uno o l’altro influencer era il numero di follower, a scapito di un reale coinvolgimento del pubblico con il contenuto creato.
Infatti, non basta avere molti follower per ottenere risultati concreti, bensì serve interazione. Per questo si parla di engagement rate, ossia di una percentuale ottenuta sulla base del rapporto tra il numero di followers e le variabili di interazione più interessanti (like ottenuti, condivisioni, commenti).
Online troviamo tantissimi strumenti che effettuano automaticamente il calcolo matematico e ci permettono di verificare quale sia il tasso di coinvolgimento di un qualsiasi profilo Instagram, basta solo inserire il nickname.
Basta fare qualche test per riconoscere come, spesso, l’engagement rate risulti molto più elevato in profili con un numero di follower più contenuto, identificati come micro (dai 10 ai 100mila follower) e nano influencer (dai 1000 ai 10mila follower), tanto da diventare le nuove figure realmente appetibili per il mondo dell’Influencer Marketing.
Rivolgendosi a “nicchie di mercato”, caratterizzate dalla presenza di utenti attivi e direttamente coinvolti, e pubblicando contenuti che vengono percepiti come reali e sinceri, i micro e nano Influencer sono più facilmente raggiungibili dalla Generazione Z che nel panorama dei Social dimostrano sempre più di aver voglia di interagire con i brand.