Ora che si è ufficialmente rientrati dalle vacanze estive, è il momento perfetto per rimettere mano al tuo profilo LinkedIn. Se vuoi che clienti, recruiter e partner ti trovino subito in questa nuova stagione lavorativa, l’occasione giusta per aggiornarlo è… adesso. Scopri la nostra checklist!
Il rientro dalle ferie ha un effetto curioso: l’agenda si riempie subito di impegni e appuntamenti, e le persone tornano più attive e ricettive. È il momento in cui LinkedIn si anima, le bacheche riprendono vita e le conversazioni commerciali ripartono con nuova energia.
Non si tratta più soltanto di aggiornare un CV: con oltre 1,2 miliardi di iscritti nel 2025 e un uso sempre più intenso nel B2B (l’86% dei/delle marketer lo utilizza regolarmente per attività di business), LinkedIn è oggi la piattaforma chiave per chi fa prospecting, networking e lead generation. Ed è proprio nel post-vacanze che conviene farsi trovare pronti/e.
LinkedIn oggi: un hub decisionale potenziato dall’AI
LinkedIn non è più “solo” un social network professionale: è diventato un hub decisionale. Con oltre 1,2 miliardi di utenti e strumenti di AI che aiutano a scrivere post, cercare contatti e fare prospecting, oggi è la piattaforma B2B più diffusa.
Le novità introdotte negli ultimi mesi vanno tutte in questa direzione.
L’intelligenza artificiale integrata in LinkedIn è ormai un alleato quotidiano: suggerisce come strutturare un post per renderlo più chiaro e persuasivo, aiuta a identificare contatti ad alto potenziale e fornisce indicazioni su come avviare la conversazione. Come spiega Wired, il sistema è in grado di analizzare descrizioni, interessi e trend di settore per proporre connessioni rilevanti, trasformando LinkedIn in un vero assistente di business development.
Parallelamente, l’algoritmo del 2025 ha cambiato le regole: non è più soltanto la freschezza di un contenuto a determinarne la visibilità, ma la sua rilevanza nel tempo. Un insight ben costruito, un case study o un post con dati concreti possono tornare nel feed anche settimane dopo la pubblicazione, se pertinenti agli interessi del tuo network (per saperne di più clicca qui). È un vantaggio enorme per chi fa B2B: significa che un contenuto di valore non si esaurisce in poche ore ma continua a generare interazioni, conversazioni e lead nel lungo periodo.
Il profilo LinkedIn come asset commerciale
Se pensi al tuo profilo LinkedIn come a un biglietto da visita digitale, sei già un passo indietro. Oggi è piuttosto una landing page personale: deve raccontare chi sei, cosa offri e perché un/a prospect dovrebbe considerarti un/a interlocutore/trice affidabile.
Aggiornare la sezione Esperienze con numeri e risultati, curare le competenze che riflettono il tuo attuale posizionamento e usare la sezione Featured per inserire demo, white paper o case study è il modo più diretto per rendere il tuo profilo uno strumento commerciale. Non si tratta di auto-celebrarsi, ma di offrire prove concrete e immediate del valore che porti.
L’headline: il tuo pitch in 220 caratteri
L’headline è la tua etichetta digitale: appare ovunque, dai commenti ai messaggi privati, fino ai risultati di ricerca. In appena 220 caratteri ti giochi gran parte della tua prima impressione.
Per questo, non basta scrivere il tuo ruolo: un’headline efficace unisce chi sei, a chi ti rivolgi e quale valore porti. In questo modo non limiti a descriverti, ma parli direttamente al/alla tuo/a interlocutore/trice.
Un esempio?
- “Consulente marketing B2B | Creo strategie di acquisizione clienti | Aiuto le PMI tech a generare lead qualificati”
- “Project manager SaaS | Seguo la digitalizzazione dei processi industriali | Dal progetto al lancio, tutto sotto controllo e senza imprevisti”
La differenza è chiara: chi legge non scopre solo cosa fai, ma capisce subito perché dovrebbe considerarti una risorsa.
Il Summary/About: una storia che genera fiducia
Il Summary non è un riassunto del tuo percorso, ma il tuo vero racconto commerciale. Nei primi 200 caratteri devi catturare l’attenzione con un aggancio chiaro e diretto, mentre il resto dello spazio (fino a 2.600 caratteri) ti permette di sviluppare una narrazione più articolata.
Nel B2B funziona particolarmente bene un approccio che accompagna chi legge in un percorso logico: partire da un problema che il tuo target riconosce, presentarti spiegando chi sei e in cosa ti distingui, e supportare le tue competenze con dati, progetti o casi studio concreti. Da lì, puoi mostrare come lavori, quali metodologie o certificazioni garantiscono il tuo approccio, e concludere con una call to action chiara: collegarsi, fissare una call, scaricare una risorsa o visitare il tuo sito.
In questo modo il Summary diventa molto più di una sezione descrittiva: è un ponte diretto tra te e il/la tuo/a prospect. Alla fine della lettura, chi visita il tuo profilo non deve solo sapere cosa fai, ma percepire che avviare una conversazione con te può portare un valore immediato.
Foto e cover: branding personale in un colpo d’occhio
La componente visiva del profilo è il tuo biglietto da visita immediato. La foto deve trasmettere professionalità: uno scatto ben illuminato, nitido, con inquadratura pulita (formato consigliato 400×400 px).
Ma è la cover a giocare un ruolo spesso sottovalutato: con uno spazio ampio (1584×396 px) diventa il tuo “pannello pubblicitario” personale. Qui puoi inserire un payoff, il logo della tua azienda o un messaggio visivo che richiami chiaramente i servizi che offri.
In pochi secondi, chi atterra sul tuo profilo deve avere la sensazione di averti già “inquadrato”: capire cosa fai, in che ambito ti muovi e perché vale la pena proseguire nella lettura.
Otto micro-azioni da fare subito
Con la ripartenza ormai a pieno ritmo, puoi sfruttare un momento di attenzione “fresca” e dedicarti al tuo feed LinkedIn con alcune mosse semplici:
- Aggiorna headline e summary con messaggi orientati al valore.
- Ripulisci le competenze, lasciando solo quelle utili al tuo posizionamento attuale.
- Carica un nuovo contenuto Featured (report, case study, video breve).
- Segui i/le decision maker delle aziende target.
- Lascia commenti sotto ai post del tuo settore con insight pratici, non i soliti “concordo!”.
- Pianifica un post evergreen da pubblicare nei prossimi giorni di settembre.
- Invia messaggi di follow-up personalizzati ai contatti più caldi.
- Imposta alert su parole chiave legate al tuo mercato.
Sono azioni veloci, ma che inviano subito segnali di attività e competenza.
Conclusione
Il rientro post-vacanze non è solo la ripresa di call e riunioni: è una vera occasione per riposizionarti. LinkedIn nel 2025, grazie all’AI e a un algoritmo che valorizza contenuti pertinenti e duraturi, è il luogo in cui si sviluppano le conversazioni che generano partnership, opportunità e lead.
Preparare un profilo coerente, pubblicare insight evergreen e usare gli strumenti che la piattaforma mette a disposizione significa non restare spettatori/trici, ma essere protagonisti/e delle nuove attività di business.