Lo sapevi che l’adozione delle misure di sicurezza per l’emergenza coronavirus hanno modificato profondamente le abitudini dei consumatori determinando un incremento esponenziale dello shopping online?
La quarantena, il distanziamento sociale e tutte le misure di contenimento adottate non solo dall’Italia, ma dai paesi di quasi tutto il mondo, hanno lanciato una sfida impensabile a livello sanitario, economico e sociale.
Dal giorno del lockdown, infatti, la nostra quotidianità ha subito uno stravolgimento tale da spingerci a cercare online nuove modalità per mantenere vive le relazioni e per continuare, anche in emergenza, a condurre uno stile di vita il più possibile in linea con quello a cui eravamo abituati.
Dal cinema trasformato in Netflix, alla scuola su piattaforme di videoconferenza, passando per il corso di aerobica online, il digitale è diventato sempre più parte integrante della normale routine delle persone.
Non a caso sono stati registrati un incremento del 60% di traffico online, del quale il 72% proveniente da smartphone, e una rapida ascesa del settore eCommerce che si è rivelato essere estremamente strategico per le aziende.
Il boom dello shopping online, in particolare, è stato tale da mettere a dura prova anche piattaforme più solide come quella del colosso di Amazon: come ricorderete, nelle prime settimane si è trovato costretto a sospendere la vendita e la consegna di beni non necessari per rispondere ad una richiesta online mai vista prima.
Cos’è successo in Italia?
- L’Italia è stato il primo Paese in Europa a ritrovarsi coinvolto dalla pandemia ed il primo ad aver affrontato l’emergenza con l’imposizione del blocco delle attività al fine di mantenere in sicurezza la popolazione e rallentare la diffusione del virus.
- Il clima di incertezza, la paura del contagio e la chiusura della gran parte degli esercizi commerciali hanno portato le persone a scegliere di rivolgersi agli eCommerce per soddisfare i propri bisogni, tanto da registrare un +162,1% delle vendite online di prodotti di largo consumo.
- Un’indagine condotta da Netcomm ha rivelato che il 77% delle aziende con eCommerce ha acquisito in questi mesi nuovi clienti, a dimostrazione di come la crisi abbia modificato profondamente i comportamenti di acquisto dei consumatori a favore dello shopping online.
Quali settori hanno tratto maggior vantaggio dalle vendite online durante la pandemia?
Come è stato facile prevedere, i settori che hanno fatto numeri da record sono stati soprattutto quelli del food&beverage e della salute che, sin dall’inizio dell’epidemia, hanno subito un’impennata di richieste cogliendo alla sprovvista gli stessi player, i quali senza la giusta organizzazione hanno rischiato di mandare in crash l’intero sistema.
Insieme a questi, hanno conosciuto un incremento delle vendite anche i settori dell’intrattenimento multimediale, del bricolage e fai da te, e dell’home fitness.
Ultimo ma non meno importante, è stato anche il boom del food delivery, un trend apparentemente in contraddizione con i comportamenti dei consumatori che hanno saccheggiato e svuotato i negozi della grande distribuzione al punto da rendere quasi impossibile riuscire a rifornirsi di un sacco di farina o di una bustina di lievito.
Quale sarà il futuro dell’eCommerce?
È piuttosto ragionevole aspettarsi che i consumatori continueranno a privilegiare i negozi online in quanto percepiti come più sicuri per la salute e più rapidi e immediati rispetto alle ore di fila che ci si aspetta dai negozi fisici. Inoltre, ora che ne abbiamo scoperto i vantaggi, nessuno vorrà più tornare indietro ????
Per questo è importante che i proprietari degli eCommerce continuino a lavorare sodo per mantenere organizzata e controllata tutta la filiera distributiva senza correre il rischio di incontrare intoppi nella fruizione del portale o nelle fasi di spedizione e consegna che potrebbero causare danni sostanziali.
Il nostro consiglio è quindi quello di mantenersi aggiornati e pronti al cambiamento facendo particolare attenzione a quelli che potremmo definire i principali trend di questo anomalo 2020:
- La logistica dovrà tenersi al passo imparando a gestire in modo sempre più dinamico la disponibilità dei prodotti distribuiti non più solo tra i magazzini centrali, ma su tutto il territorio nazionale;
- I pagamenti saranno sempre più digitali e guidati dall’utilizzo di smartphone che li renderà sempre più veloci, semplici e sicuri;
- La realtà virtuale e il 3D eCommerce si imporranno per offrire nuove e innovative modalità di presentazione dei prodotti a favore di una shopping experience sempre più immersiva;
- Il commercio conversazionale avrà un impatto sempre maggiore per il retail in quanto capace di portare e generare l’acquisto direttamente dove avviene la conversazione (ad esempio all’interno di app di messaggistica istantanea);
- Infine, l’Intelligenza Artificiale permetterà sempre più di personalizzare la richiesta dell’acquirente: basti pensare a quanto si sia amplificata l’umanizzazione della relazione digitale con il cliente per mezzo dell’assistenza vocale, o alla capacità di fare analisi predittive aggregando e interpretando rapidamente i dati raccolti per anticipare i bisogni dei consumatori.
Conclusioni
Più in generale, riteniamo che le prossime tendenze saranno profondamente influenzate dall’innovazione e dal progresso tecnologico ma, comunque si evolverà la situazione, risulta già evidente come l’emergenza da Covid-19 abbia catapultato l’intero ecosistema mondiale in quella che è stata ribattezzata come l’era della super-accelerazione digitale, dove chi dimostra di avere lacune nella capacità di sfruttare le soluzioni digitali si troverà in un sicuro svantaggio competitivo. È necessario, quindi, adottare un approccio digitale proattivo per connettersi sempre più efficacemente con i clienti e prepararsi ad una “nuova normalità”.
Il futuro è la flessibilità digitale!
L’eCommerce è parte integrante del processo di digitalizzazione, e insieme a tante altre realtà, può rappresentare un nuovo inizio nel modo di lavorare e fare impresa.
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