Conosciamo bene i vecchi metodi di marketing. Quante volte siamo stati importunati da telefonate a freddo, azioni porta a porta, banner fastidiosi che interrompono la lettura sui siti web, pubblicità chiassose alla tv o sulla carta stampata? È il cosiddetto outbound marketing, che si svolge con strategie prettamente push mirate a “spingere” con forza il prodotto sul mercato.
Il messaggio è direzionato unicamente verso il cliente, che non può esprimere la sua opinione. La maggior parte di queste forme di pubblicità intrusiva è ormai diventata inefficace, proprio perché non richiesta e vista sempre più solo come un elemento di disturbo.
L’inbound marketing cambia completamente l’approccio di fondo. Dal disturbo e dall’intromissione dell’interruption marketing si passa al permission marketing. L’audience va conquistata fornendole contenuti interessanti e utili, ed è invitata a di instaurare un dialogo con il brand. Lo scopo è quello di diventare un punto di riferimento importante per i propri clienti, dunque l’ascolto delle necessità e delle opinioni del target di riferimento è un elemento fondamentale.
Ecco allora che la strategia di Inbound si basa sul “generare valore” per il cliente.
Pubblicare argomenti interessanti per il nostro target fa confluire naturalmente al nostro sito web un traffico di qualità, perché composto da persone effettivamente interessate alla nostra azienda e ai nostri prodotti o servizi. Un traffico che nel tempo è destinato a tradursi in clientela e a rimanere a noi fedele. Per questo l’inbound marketing è un vero e proprio marketing… magnetico!