È in questo contesto che al classico e-commerce viene ad affiancarsi il Social Commerce, che permette ai brand di entrare in contatto con i potenziali clienti, per ascoltarli e calibrare le scelte di marketing sull’esperienza degli utenti all’interno dei social network. Una tendenza amplificata dal sempre maggiore utilizzo di dispositivi mobili per l’accesso ai social e al web in generale.
Quali sono i vantaggi del Social Commerce?
Indubbiamente la struttura stessa dei social network favorisce la partecipazione, e quindi l’engagement attorno al prodotto. Un’attività che si può incoraggiare anche attraverso iniziative quali contest fotografici, oppure promozioni o sconti personalizzati.
Sfruttando la viralità tipica dei social network, la conoscenza del prodotto inizia a circolare e si crea condivisione. Tramite gli strumenti di analisi specifici per ciascun social network è inoltre possibile misurare l’efficacia delle proprie azioni, e correggerle se opportuno.
Non dimentichiamo, infine, che le condivisioni dei contenuti favoriscono il posizionamento del nostro sito sui motori di ricerca, perché Google tende a considerare validi – e quindi utili – i contenuti che vengono condivisi da un numero elevato di utenti
Quali piattaforme scegliere per il Social Commerce?
Facebook, Pinterest e Twitter offrono piattaforme di social commerce: le vendite attraverso questi social possono avvenire in maniera diretta, attraverso apposite tab, oppure indirettamente attraverso i referral sui social network stessi.
Ci sono poi piattaforme di vendita peer to peer come eBay, Etsy e Amazon Marketplace. Tra le piattaforme italiane ricordiamo Blomming, che permette a singoli individui e aziende di vendere i prodotti attraverso il proprio sito, blog, pagina Facebook o direttamente sulla piattaforma stessa.